giovedì 20 settembre 2012

Un segreto durato oltre un anno

Ha convissuto con il suo tragico segreto per un anno e mezzo. Un periodo passato a cercare di guarire dalle ferite lasciategli dai killer, quel giorno maledetto in cui iniziò lo sterminio della sua famiglia. Silas De Marco vi assistette all’incontrario: guardando, la testa penzoloni, tra le gambe della sedia sulla quale era finito dopo che gli avevano sparato tre colpi di mitraglietta. Le urla di terrore delle donne mentre imploravano aiuto: impossibile dimenticarle. Come le detonazioni degli spari. E il rumore della pioggia, dei tuoni che infuriavano all’esterno. Era il 16 febbraio dell’anno scorso, il trigesimo della morte di Domenico Presta, figlio del boss Franco, ucciso da Aldo De Marco, zio di Silas, che i killer non potevano raggiungere perché in carcere a Locri.