sabato 15 settembre 2012

CROPALATI: COMUNE SULL'ORLO DEL DISSESTO FINANZIARIO


Come si evince dalla deliberazione della Corte dei Conti, l'attuale amministrazione ha portato quasi al tracollo le casse comunali.

Infatti:

REPUBBLICA ITALIANA
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA
composta dai magistrati:
Dott. Franco FRANCESCHETTI                                           Presidente
Dott. Giuseppe GINESTRA                                                Consigliere
Prof. Vittorio CIRO’ CANDIANO                                         Consigliere
Prof. Avv. Quirino LORELLI,                                             Consigliere, relatore
Dott. Natale LONGO                                                       Consigliere
Dott. Antonio DI STAZIO                                                 Referendario
nella camera di consiglio del  26 aprile 2011
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214;
Vista la legge 21 marzo 1953, n.161;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
Vista la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16 giugno 2000 che approva il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, modificata con la deliberazione della Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003;
Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131;
Visto il Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267;
Visto l’art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006);
Vista la deliberazione n. 11/AUT/06, resa il 7 luglio 2006 dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti, con la quale è stata completata la prima attuazione del citato art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, limitatamente agli organi degli enti locali delle Regioni a statuto ordinario;
Vista la deliberazione n.15/AUT/2010 con cui la Sezione delle Autonomie ha approvato le linee guida e i relativi questionari per la predisposizione della relazione degli organi di controllo sul Rendiconto della gestione 2009 degli Enti Locali;
Vista l’ordinanza n.8/2011 con la quale il Presidente della Sezione regionale di controllo ha convocato la stessa per l’adunanza odierna;
Udito il relatore, Consigliere Quirino Lorelli
F A T T O
Con nota del 22.09.2010, la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti richiedeva all’organo di revisione del Comune di CROPALATI di trasmettere il modello di questionario approvato dalla Sezione autonomie della Corte dei conti, relativo ai rendiconti per l’anno 2009.
In data 4.11.2010 perveniva alla Sezione di controllo il modello di questionario compilato a firma del’organo di revisione.
Con nota dell’8.03.2011, indirizzata al Sindaco ed all’organo di revisione, il Magistrato istruttore contestava all’amministrazione alcuni aspetti relativi ai  dati contenuti nel questionario.
Il Magistrato ha richiesto al Presidente della Sezione di deferire la questione alla Sezione del controllo per l’adozione di una pronuncia ai sensi dell’art. 1, comma 168 della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 al fine di consentire le necessarie azioni correttive.
D I R I T T O
Nel caso del Comune che ci occupa, questa Corte, ritiene opportuno formulare raccomandazioni e segnalazioni al Consiglio Comunale, permanendo ragioni di criticità in ordine ai seguenti aspetti: 
1)   TERMINE APPROVAZIONE RENDICONTO
Il Comune ha deliberato l’approvazione del rendiconto il 10/5/2010, quindi con ritardo rispetto a quanto previsto dall’art.227 TUEL.
2)   RELAZIONE SULLA GESTIONE
Con Deliberazione n.252/2009 questa Corte dei conti si è pronunciata sul rendiconto 2007, rilevando criticità rispetto alle quali non sembrano adottate misure conseguenziali.
3)   COMPATIBILITÀ MONETARIA
L’Ente non ha indicato quali provvedimenti abbia adottato per l’attuazione di quanto previsto all’art. 9, comma 1 lett. a, punto 2 del d.l. 78/2009 (convertito in legge n. 102/2009).  
4)   PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Come noto l’art.32, comma 1 della legge 18 giugno 2009, n.69 ha sancito che “a far data dal 1° gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. Inoltre, il successivo comma 5 dello stesso art.32 precisa che “a decorrere dal 1 luglio 2010 le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale”. Il suddetto termine del 1° gennaio 2010 è stato poi prorogato di un anno dall’art.2, comma 5 della Legge 26 febbraio 2010, n.25.
Trattandosi di obbligo di legge si ritiene opportuno rammentare all’amministrazione la necessità di garantire il rispetto del suddetto termine, atteso che, l’eventuale violazione della norma appare sintomatica di una situazione di grave carenza di trasparenza che si verrebbe a determinare. (art.134 del Tuel)
5)   ORGANISMI DI VALUTAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO PUBBLICO
Il comune non ha attuato l’art. 16 del D.Lgs n. 150/2009
6)   PARAMETRI DI DEFICITARIETA’
L'Ente, dall'applicazione dei parametri di cui al D.M. Int. del 24/09/2009, NON risulta in una situazione di deficitarietà strutturale, ma non ha trasmesso un prospetto sintetico.
Si segnala che a cagione della mancata cooperazione dell’amministrazione questa Corte dei conti non ha potuto adempiere compiutamente alle proprie funzioni di controllo e che la mancata risposta ai rilievi mossi costituisce grave violazione di legge.
7)   ORGANISMI PARECIPATI
Contrariamente a quanto dichiarato nel questionario il comune di Cropalati possiede 1409 azioni del valore nominale di euro 5,16 della Società mista “SIBARITIDE S.p.A” Servizi e Gestione Ambientale (oggi in liquidazione), pari allo 0,434% e 16 azioni del valore nominale di lire 500.000 (euro 258,23) della società mista “Sila Sviluppo – Agenzia permanente per l’occupazione e lo sviluppo della Sila”, rispetto alle quali la Sezione aveva rilevato inadempimenti (cfr. deliberazione 252/2009).
Sul punto si impone l’adozione di una deliberazione del Consiglio comunale, previa verifica dell’andamento economico delle imprese, con le quali si attesti la permanenza di un interesse pubblico al mantenimento della partecipazione. Tale delibera unitamente a tutti gli atti di controllo interno con i quali si valutano le ragioni di convenienza, andrà trasmessa entro 60 giorni a questa Corte dei conti.
8)   CONTO DEL PATRIMONIO
Il conto del patrimonio potrebbe non rappresentare compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria del comune nei termini di cui all'art. 230 del T.U.E.L., non essendo nota la data di aggiornamento dell’inventario (mancata compilazione della relativa parte del questionario, sez. II, punto 10.1).
9)   VERIFICA DELL’EQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE IN CONTO CAPITALE
Per gli accertamenti relativi ai trasferimenti di capitale accertati in tutto o in parte non riscossi nel 2009,  non è stato verificata la necessaria sussistenza di provvedimenti validi ed efficaci nonché provvisti di copertura nei bilanci degli Enti erogatori relativamente ai contributi (regionali e di altri soggetti) accertati in bilancio ai sensi dell’art. 179 del Tuel.
10)   ANTICIPAZIONI DI TESORERIA
Risulta che l’Ente ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria per giorni 152 nel corso del 2009, con a chiusura di esercizio, uno scoperto per € 135.280,57, che rientrerebbe nei limiti dell’art. 222 del TUEL.
Risulta che l’Ente ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria nel corso del 2010 e fino alla data di compilazione del questionario per giorni 33.
11)   SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER VIOLAZIONE CODICE DELLA STRADA
Non risultano accertamenti e riscossioni nel triennio per sanzioni amministrative pecuniarie per violazione codice della strada. 
12)   RECUPERO EVASIONE TRIBUTARIA
Analizzando la situazione relativa ai singoli tributi, si rileva che  gli importi, rispettivamente, previsti ed accertati si riferiscono, in misura totale, al recupero evasione ICI mentre nulla è stato previsto ed accertato a titolo di recupero evasione TARSU e/o altri tributi. Dai dati trasmessi si rileva che a fronte di previsioni iniziali e accertamenti per € 3.500,00 risultano riscossioni per € zero.
Ciò denota una scarsa incisività dell’Ente al recupero dell’evasione tributaria in riferimento anche all’elevato  volume di residui attivi del titolo III
13) GESTIONE DEI RESIDUI
I totali dei residui da riscuotere per i titoli I, III e VI non trovano riscontro nella colonna “esercizi precedenti” della tabella 1.8.3.
Relativamente ai residui attivi:
-      Il totale dei residui al 31.12.2009, pari ad € 3,047 milioni, supera di gran lunga il totale degli accertamenti di competenza,  pari a € 1,82 milioni circa.
-      Nonostante l’Ente abbia proceduto al riaccertamento dei residui attivi, quelli attivi risultano in gran parte risalenti nel tempo ingenerando così forti dubbi sul loro corretto mantenimento in bilancio. In particolare, su un totale di residui attivi relativi al titolo III al 31.12.2009 di € 0,56 milioni, ben € 0,13 milioni sono relativi ad esercizi precedenti il 2005. Anche i residui attivi del Titolo IV sono risalenti nel tempo: su un totale di € 1,494 milioni, ben € 0,805 milioni risalgono ad esercizi precedenti il 2005. Non risulta sia stato verificato che tali somme sono ancora esigibili, con idoneo titolo giuridico al credito e riscontrandole nei bilanci degli Enti o Amministrazioni debitrici.
Si rileva che circa € 0,937 milioni circa del totale dei residui attivi sono relativi ad esercizi precedenti il 2005.
Per quanto riguarda i residui passivi:
I dati riferiti al totale residui passivi del titolo I rilevano una elevata consistenza al 31.12.2009 (€ 916.175,04) di cui ben € 284.689,71 sono riferiti all’anno 2004 e precedenti.
Anche i dati riferiti al totale residui passivi del titolo II (residui di stanziamento) rilevano una elevata consistenza al 31.12.2009 (€ 1.962.855,71) di cui ben € 1.132.155,71 sono riferiti all’anno 2004 e precedenti. L’amministrazione sembrerebbe non aver proceduto ad una attenta verifica del titolo giuridico al debito e quindi al mantenimento di tali residui passivi al fine di evitare accantonamenti di risorse non impiegate e nell’intento di prevedere eventuali riprogrammazioni e riallocazione di risorse non utilizzate e impropriamente “accantonate” a residuo passivo.
Analogamente per ogni singola opera risultante dal piano triennale delle OO.PP. e annuale 2009, l’amministrazione non ha verificato se esistono residui passivi del titolo II finanziati sia da indebitamento (titolo V entrata) che da trasferimenti (titolo IV entrata) non movimentati da oltre due esercizi per i quali non vi sia stato l’affidamento dei lavori.
13)   DEBITI FUORI BILANCIO
I debiti fuori bilancio relativi al 2009 sono pari ad € 20.651,40, quanto ad € 11.446,60 da riferirsi alla  parte corrente ed il restante a conto capitale.
14)   PASSIVITA’ POTENZIALI
Risulta che NON sono state identificate e valutate eventuali sopravvenienze o insussistenze passive probabili.
Si segnala che a cagione della mancata cooperazione dell’amministrazione questa Corte dei conti non ha potuto adempiere compiutamente alle proprie funzioni di controllo e che la mancata risposta ai rilievi mossi costituisce grave violazione di legge.
15)   SERVIZI CONTO TERZI
Tra le voci così come riportate nel prospetto si rileva che l’Ente ha inserito tra i servizi per conto terzi le somme anticipate per elezioni, le erogazioni di somme versate da enti e privati e l’anticipazione di somme per conto di Enti pubblici e privati; tali ultime due voci non figurano nelle indicazioni del Principio contabile n.2, dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali.           
16)   VERIFICA DELLA CAPACITÀ DI INDEBITAMENTO
Nel prospetto risultano nuovi prestiti 2009 per € 329.084,00, tale dato non trova riscontro al successivo punto 5.1 del questionario, dove è indicata una cifra più bassa.
17)   SPESA PER IL PERSONALE
Il totale spesa del personale, per il 2009, dalla tabella 7.3 non trova riscontro al punto 7.
E’ stata erroneamente portata in deduzione la spesa per LSU-LPU, ancorché rimborsata dalla Regione Calabria, contrariamente a quanto disposto dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l'analisi dei costi del lavoro pubblico, Ufficio XIV, nella propria nota prot. N.34748 del 31 marzo 2008 e nella successiva nota prot. N.38544 del 6 maggio 2010. Tale circostanza comporta che non è dimostrata la riduzione di spesa complessiva di personale tra il 2009 e l’esercizio precedente.
Ai Punti 7.4, 7.5, 7.7) del questionario non è stata fornita risposta.
L’Ente ha effettuato, nel corso del 2009, rinnovi di contratti a tempo determinato.
L’indicazione della percentuale di incidenza della spesa del personale al di sotto del 40%, seppur evita il c.d. “blocco” delle assunzioni, non esenta, tuttavia, dall’applicazione della previsione di cui all’art.14, comma 9 del D.L. 78/2010, per il quale i restanti enti possono procedere  ad  assunzioni  di  personale  nel limite del 20% della  spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente. La disposizione si applica a decorrere dal 1° gennaio 2011, con riferimento alle cessazioni verificatesi nell'anno 2010.
Si raccomanda per l’effetto di garantire l’applicazione della disposizione, riservandosi di farne verifica in occasione dell’analisi del rendiconto per il 2011.
Si segnala altresì che il comma 7 del D.L. 78/2010 ha sostituito l'art.1,  comma  557,  della  legge  27 dicembre 2006, n. 296, prevedendo che:
“Ai fini del concorso delle autonomie regionali e locali al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, gli enti sottoposti al patto di stabilità interno assicurano la riduzione delle spese di personale, al lordo degli oneri riflessi a  carico  delle amministrazioni e dell'IRAP, con esclusione degli oneri relativi ai rinnovi  contrattuali, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, con azioni da modulare nell'ambito della propria autonomia  e  rivolte,  in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento:
a) riduzione dell'incidenza percentuale  delle  spese di personale rispetto  al  complesso  delle  spese  correnti, attraverso parziale reintegrazione  dei  cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile;
b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative,  anche  attraverso accorpamenti di uffici con  l'obiettivo  di  ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organici;
c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa,  tenuto  anche  conto  delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali.
557-bis. Ai fini dell'applicazione del comma 557, costituiscono spese di personale anche quelle sostenute per i rapporti di collaborazione coordinata  e continuativa, per la somministrazione di lavoro, per il personale  di  cui all'articolo 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonche' per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza  estinzione  del  rapporto  di pubblico impiego, in strutture e organismi  variamente  denominati partecipati o comunque facenti capo all'ente.
557-ter.  In  caso  di  mancato rispetto del comma 557, si applica il divieto  di  cui all'art.76, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008,  n.112,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133"
18)   ONERI RELATIVI ALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
Le risorse del fondo per la contrattazione integrativa nel biennio 2008/2009 si
Attestano ad € 10.455 per entrambi gli anni.
Risulta per gli anni 2008/2009, che il fondo è stato destinato, in parte alla indennità di comparto ed in parte ancora da destinare, mentre NON risultano destinati fondi alle progressioni economiche e/o alle progressioni orizzontali.
19)   IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI
Non è stata trasmessa la certificazione relativa ai minori introiti Ici.
Dal prospetto 9.1.2 risulta un importo riscosso come trasferimento erariale per € 3.343,45, per il 2009 ma dal sito finanza locale del ministero dell’interno risultano trasferimenti per € 4.819 per il medesimo anno.
20)   VALORI PATRIMONIALI
I debiti di finanziamento riportati per € 1.962.856,00 non trovano riscontro al punto 4 del questionario dove risulta un totale indebitamento per € 763.785,00.
I debiti di funzionamento riportati per € 885.134,00 non trovano riscontro con i residui passivi del Titolo I risultanti per € 916.175,04.
Le “immobilizzazioni finanziarie” relative all’esercizio 2009 pari ad € 11.402,00 sono valutate col criterio del patrimonio netto, ma occorre osservare che l’Organo di revisione ai punti 2, 2.1, 2.2 e successivi non ha indicato alcuna partecipazione finanziaria, né sono stati indicati valori di crediti di dubbia esigibilità stralciati dal conto del bilancio.
21)   ESTERNALIZZAZIONE DI SERVIZI
Sul punto si richiama l’amministrazione a voler verificare, alla luce di quanto stabilito dal D.P.R. 7 settembre 2010, n.168 - recante “Regolamento in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica, a norma dell'articolo 23-bis, comma 10, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, pubblicato sulla G.U. n. 239 del 12-10-2010 – se, a far data dal 1-1-2011, ricorra alcuna delle condizioni risolutive di eventuali affidamenti senza gara di cui alla norma.
Per questi motivi
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA
D E L I B E R A
Di segnalare le suesposte criticità, invitando il Consiglio e la Giunta a svolgere già in sede di bilancio previsionale 2011 gli atti consequenziali in particolare per ciò che riguarda la necessità di rivedere le entrate appostate in bilancio relative ad opere pubbliche ed interventi finanziati da terzi e ad avviare un procedimento straordinario di recupero di tributi, tasse ed imposte locali, in assenza del quale questa Corte si riserva ulteriori attività e determinazioni.
Gli adempimenti di cui in motivazione andranno svolti e comunicati a questa Corte dei conti entro sessanta giorni.
Le determinazioni che saranno assunte dal Consiglio Comunale dovranno essere sollecitamente comunicate a questa Sezione regionale di controllo.
O R D I N A
L’invio della presente al Sindaco ed al Consiglio Comunale di CROPALATI
Così deciso nella camera di consiglio del  26 aprile 2011.

Il Relatore                                                                Il Presidente
F.to Quirino Lorelli                                              F.to  Franco Franceschetti




Depositata in Segreteria il 26 aprile 2011




Il Direttore della Segreteria
    F.to (Antonio LEONE)