mercoledì 19 settembre 2012

Carcere di Rossano raggiunto l’accordo per la mobilità interna del personale con le sigle sindacali del settore

Rossano- Nonostante le mille difficoltà dovute al crescente sovraffollamento e alla riduzione del personale di tutti gli operatori penitenziari il Dirigente del Penitenziario Rossanese, Dott. Giuseppe Carrà unitamente al Comandante del Reparto, V. Commissario Elisabetta Ciambriello, hanno tenuto una riunione con i Sindacati di categoria in cui sono stati discussi e stabiliti i presupposti per la mobilità interna del personale. Il c.d. interpello generale altro non è se non una piattaforma contrattuale che presenta i requisiti di un vero e proprio bando, valido per il prossimo biennio, in cui vengono dettagliatamente stabiliti i criteri e la relativa valutazione, in termini di punteggio, per il passaggio da un posto di servizio ad un altro da parte del personale di Polizia Penitenziaria interessato nelle più totale trasparenza amministrativa. Naturalmente, come previsto dall’ordinamento di settore, la contrattazione si è svolta con la indispensabile collaborazione anche del Funzionario del Corpo di Polizia Penitenziaria di Rossano, il V. Commissario Elisabetta Ciambriello che, grazie alla sua indubbia preparazione culturale e professionale, in appena un anno di servizio a Rossano, è riuscita a dare la propria impronta nel governo della sicurezza, innovando anche nella gestione della popolazione detenuta, staccandosi da schemi culturali ormai superati e con un costante adeguamento al dettato costituzionale e alla rivoluzione sociologica dell’Amministrazione Penitenziaria, dimostrando grande ampiezza di vedute con una proiezione al futuro non limitata all’Istituto Rossanese.

Dichiarazione del Direttore Carrà

«Si tratta di un provvedimento molto atteso dal personale di Rossano e che è stato possibile concordare in una sola riunione grazie alla particolare sensibilità e collaborazione costruttiva della maggioranza delle sigle sindacali realmente rappresentative dei lavoratori del Comparto Sicurezza di Rossano e che, non solo contribuisce al miglioramento della qualità lavorativa, ma è indice di una trasparenza dell’attività amministrativa di questo Dirigente e di sinergia collaborativa tra Direzione e Sindacati in un momento di particolare sofferenza dell’Istituto dovuto alla notoria carenza di personale. Anzi, proprio ai rappresentanti dei lavoratori della Polizia Penitenziaria delle organizzazioni sindacali UIL, OSAPP, UGL, SINAPPE, CGIL – che rappresentano la stragrande maggioranza dei lavoratori del Comparto Sicurezza del Penitenziario di Rossano - voglio rivolgere un ringraziamento pubblico per la grande collaborazione dimostrata che va nell’interesse della Polizia Penitenziaria e dell’Istituto di Rossano in cui mi onoro di svolgere il mio delicatissimo servizio.
Questa ulteriore iniziativa dimostra come la professionalità che caratterizza l’istituto di Rossano, riconosciuta a livello nazionale, è un valore che fa parte del patrimonio di tutto il personale che vi lavora e che con enormi sacrifici continua a prestarlo con indubbia professionalità, riuscendo a distinguere chi opera nell’interesse del personale e ad espungere, dal contesto lavorativo, tutto il resto.
Quanto detto trova puntuale conferma nel fatto che il periodo estivo, notoriamente fonte di criticità e problematiche all’interno degli istituti penitenziari ( vuoi per il caldo, vuoi per la riduzione delle attività trattamentali, che per la riduzione del personale) è trascorso senza particolari problemi sia dal punto di vista della popolazione ristretta che del personale di Polizia penitenziari. Infatti, alla popolazione detenuta è stata garantita la costante fruizione dell’acqua e la possibilità di fruire di orari elastici nelle varie attività interne, e al personale di Polizia Penitenziaria è stata garantita la totale fruizione delle ferie programmate dalla Direzione, salvo qualche eccezione.
Peraltro, la professionalità, la ottima organizzazione e la gestione dell’Istituto di Rossano trovano eccezionale, quanto indiscutibile riscontro, anche nella scelta effettuata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che ha preferito non inserire l’Istituto di Rossano tra quelli destinati al regime detentivo c.d. aperto per mantenerne la destinazione dedicata alla gestione dei detenuti di Alta Sicurezza che, in tutta evidenza, è riconosciuta quale eccellenza, garanzia di sicurezza e presidio di legalità per il territorio».